Secondo una leggenda locale anticamente viveva in zona la principessa Tresenga, figlia dell'ultimo re di Ragoli: essa veniva chiesta in moglie da molti pretendenti, ma li rifiutò tutti. Uno di loro, Lavinto, non si rassegnò al rifiuto e quando le sue offerte vennero nuovamente respinte inviò un esercito contro Ragoli nel tentativo di indurre Tresenga a sposarlo. Il caso volle però che né lei, né il suo popolo, volessero essere sottomessi dall'arrogante re e nonostante fossero nettamente inferiori sia in forza che di numero, risposero all'attacco.

La principessa stessa non si tirò indietro e condusse il suo popolo all'attacco. La battaglia ebbe luogo sulle rive del lago e vide i paesani di Ragoli soccombere sotto i colpi dei soldati del re. Tresenga alla fine trovò la morte per mano di Lavinto, che la uccise con un colpo di spada.

Alla fine della giornata il lago era rosso per il sangue degli uomini caduti in battaglia, e si narra che si colora di rosso per ricordare con il sangue versato il coraggio degli abitanti di Ragoli e della loro principessa.

Ancora oggi, durante alcune notti, si può udire il dolore di Tresenga che sedendo sulle rive del lago piange per la sorte del suo fedele popolo.

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